1- Cambiare vite con il Corpo Europeo di Solidarietà
Mi chiamo Donata e sono una studentessa universitaria italiana. Sono nata in Sicilia da genitori che amano viaggiare e ho iniziato ad esplorare il mondo fin da giovane. Per frequentare l’università di marketing e iniziare a vivere lontano dalla mia terra d’origine, ho dovuto spostarmi di 1000 km da casa, iniziando una nuova esperienza che via via mi è sembrata sempre meno sufficiente. Volevo scoprire il mondo in prima persona, sperimentando la cultura, i colori, i sapori e le tradizioni di un determinato Paese. Per caso, a settembre, sono venuta a conoscenza del Corpo Europeo di Solidarietà e ho subito iniziato a cercare un progetto interessante. Il mio desiderio di iniziare una nuova vita era immenso, così come la paura di scegliere il progetto o il paese sbagliato o di correre troppo in fretta. Alla fine, ho trovato il progetto perfetto per me e, dopo 3 settimane, avevo già le valigie pronte e le lacrime agli occhi mentre salutavo la mia famiglia. Il progetto che ho scelto prevede attività di educazione non formale con bambini e adolescenti dai 2 ai 18 anni presso il Casal Jove a Puerto de Sagunto, località balneare a circa 40 minuti da Valencia. Ciò mi ha permesso di unire il mio desiderio di esplorare la cultura spagnola, lavorare con i bambini e passeggiare sul lungomare quando sento nostalgia della mia famiglia. Non dimenticherò mai il mio primo giorno al centro giovanile, con un caloroso benvenuto pieno di baci e abbracci. Tutti cercavano di coinvolgermi il più possibile e di aiutarmi a capire tutto, mentre io, con la mia voce timida, mi limitavo a dire le poche parole che avevo imparato. Sono arrivato qui a Puerto durante un periodo intenso di attività; infatti, pochi giorni dopo, sarebbe stato Halloween e il centro era impegnato nei preparativi per questo grande evento. Quella sera mi sono subito impegnata, dedicandomi ad un’attività per bambini dai 3 ai 5 anni. Sarebbe stata solo la prima di tante.
